Botticino, 21 giugno 1944. Giovita ti mando i più saluti e auguri di tuo fratello Giacomo e così di tutta la famiglia, e con un arivederci presto. Non stai pensando a noi, che stiamo bene, e così speriamo di te, fra giorni ti spediremo il sesto pacco. Giacomo.

È appena iniziate l’estate del 1944. In una famiglia di Botticino Sera, un paesino nella campagna a pochi chilometri da Brescia, si scrive a un congiunto rinchiuso in un lontano campo di prigionia nella Germania di Hitler. Il campo (STALAG VI-A) è situato a Hemer, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, vicino alla città di Dortmund.

Questa cartolina è una goccia nell’oceano della storia della Seconda Guerra Mondiale. Quando è stata scritta le forze alleate di Eisenhower e Montgomery stazionavano in Normandia da una ventina di giorni, da quando cioè, Roma era stata liberata dalla 5a Armata statunitense del generale Clark (5 giugno). In Italia le forze alleate avevano appena ricominciato a incalzare i tedeschi in Toscana. Dieci giorni dopo la sua scrittura (1° luglio) le avanguardie della 34a divisione statunitense sarebbero penetrare nella strategica Cecina (Livorno) e due giorni dopo quel fatto (3 luglio) i francesi sarebbero entrati a Siena.

La ritirata di Kesselring fu abbastanza rapida e ben coordinata. I tedeschi si assestarono su una nuova linea difensiva che partiva dalla costa occidentale a circa dieci chilometri a nord di Cecina, attraversava Volterra e le alture a sud di Arezzo e giungeva sulla costa orientale a sud di Ancona. I combattimenti su questa linea furono una ripetizione di quelli avvenuti sulla linea Albert o del Trasimeno, e anche in questa occasione Kesselring riuscì a tenere impegnati gli Alleati per settimane. In un paio di mesi i combattimenti si sarebbero spostati oltre l’Arno, lungo la Linea Gotica. Chissà quali notizie erano già arrivate nella casa di Antonio Lonati?

Per maggiori informazioni sul campo di prigionia: https://www.deportatibrescia.it/lager-o-campo-prigio/stalag-vi-a/ Abbiamo trovato un Santo Lonati, rinchiuso in quel campo, abitante a Botticino Sera il cui padre è Giacomo. Non sappiamo però il grado di parentela con Giovita Lonati:  https://www.deportatibrescia.it/deportato-bresciano/lonati-santo/